Il Tempio Animista vuole essere un punto di risveglio delle coscienze e un centro di ricerche evolutive, all’interno del quale promuovere le ricerche spirituali attraverso un confronto tra varie culture, per una crescita personale e di una nuova Umanità.
A intervalli regolari vengono organizzati, all’interno della Casa Animista, seminari esperienziali e/o divulgativi su diversi temi, frutto di esperienze personali, ricerche e confronti con diversi maestri (alcuni dei quali talvolta presenzieranno ai seminari).
Questi che seguono sono i temi maggiormente coperti (il “nocciolo duro” del centro), spesso direttamente da Psicomare o dai partner più attivi:
- danza, canti e percussioni africane
- cultura animista e sciamanesimo
- cultura animista africana
- psicologia archetipica e culture politeiste
- fenomenologia della musica
- Bonsai, ikebana ed estetica giapponese
- leadership immaginali
Nel calendario eventi trovi i dettagli dei prossimi seminari programmati (o il programma di quelli trascorsi, se ti interessa un tema in particolare), ed eventuali collegamenti a pagine di approfondimento.
In questa pagina trovi inoltre la lista dei relatori che collaborano periodicamente nella conduzione dei seminari.
In particolare questi seminari sono rivolti a:
- coloro che sono interessati a intraprendere un viaggio esperienziale in Africa ma desiderano approcciare questo mondo attraverso un processo graduale
- coloro che semplicemente sono interessati a nuove forme di cultura
- coloro che sono appassionati di Africa e desiderano avvicinarsi al suo aspetto spirituale
- coloro che sono alla ricerca di un senso da dare alla propria vita, o di un’esperienza significativa nella propria vita (questo per il viaggio in Africa)
- coloro che vorrebbero avvicinarsi alla cultura spirituale africana rimanendo in Italia
- coloro che vorrebbero avvicinarsi alla cultura spirituale africana (ed eventualmente intraprendere un viaggio) attraverso un filtro filosofico-antropologico (sebbene non sia necessario per fare un viaggio, è plausibile la necessità, soprattutto per noi occidentale che vogliamo sempre capire: e il mondo immaginale permette questa “mediazione” culturale)
- coloro che capitano qui per caso.
All’interno del centro si vuole in particolare favorire l’incontro tra culture animiste (in particolare africane) e occidentali (definite “immaginali”), che aiutano a situare la spiritualità africana all’interno di un più grande e complesso culto della terra, delle radici e degli antenati.
Antenati sono per noi anzitutto gli antichi, da cui tutti discendiamo, e che per primi hanno riconosciuto l’intima corrispondenza tra l’anima dell’uomo e l’anima di tutte le cose, e hanno formulato pratiche e riti grazie ai quali riportare l’uomo in uno stato di armonia con il mondo che lo circonda.
Questo sapere antico non si è mai estinto nella memoria collettiva, è come un serpente che giace dormiente all’interno della nostra memoria collettiva, pronto ad essere risvegliato.
Alcuni pensatori e artisti appartenenti alla cultura occidentale hanno “risvegliato il serpente”, e con esso la ricchezza dell’eredità dei “nostri morti”, i nostri antenati comuni.
Ne è un esempio Carl Gustav Jung, che all’inizio del ‘900 ha esplorato i recessi dell’anima umana e fondato la psicologia del profondo… oppure il compositore Igor Stravinsky, che sempre a inizio ‘900 ha scandalizzato la società benpensante europea rievocando i vecchi riti pagani nel balletto “La Sagra della primavera”.
La particolarità della spiritualità animista africana è il fatto che, al suo interno, si siano conservati per millenni i culti della terra, delle radici e degli antenati. Si dice che i suoi culti derivino addirittura da quelli degli antichi egizi, sopravvissuti alle conquiste dei Romani e degli Arabi e trasferiti in Africa Occidentale, dove si sono fusi con le tradizioni locali. Non è un caso che il pantheon e la cosmogonia africana rispecchi e talvolta ricordi chiaramente quella degli antichi greci, che pure hanno tratto insegnamento e ispirazione nell’Antico Egitto.
È necessario infine sgomberare subito il campo da interpretazioni fallaci e fuorvianti di termini quali cultura animista, antenati o cultura tradizionale africana.
Cultura animista non significa soltanto riconoscere l’anima (o il sacro) nel fiume o nell’albero (che è comunque tanta roba), quanto riconoscere l’intima corrispondenza tra la parte visibile di tutte le cose, viventi e non viventi, e quella invisibile che le anima; e la possibilità di inserirsi, attraverso l’ascolto sensibile e l’azione rituale, in tale corrispondenza.
La spiritualità africana non è l’utilizzo di spilli e bambole per colpire nemici e vittime, immagine a cui certa filmografia, soprattutto hollywoodiana, ci ha abituato ad associare ai culti africani. Tuttavia questa immagine ci permette di intravedere l’esistenza di un’intima corrispondenza tra le energie degli uomini e quella delle cose: persino le bambole e i loro elementi costitutivi – stoffe, legno, pitture – uniti, danno “vita” a questo oggetto che partecipa con i propri sensi alla corrispondenza di tutte le cose.
Questa intima corrispondenza tra le cose, che contraddistingue l’anima, in Africa è chiamata “forza vitale” e ad essa partecipano tutte le forme viventi. è una forza che si sprigiona, a livelli di intensità differenti, durante i culti e le pratiche rituali, di cui fanno parte anche le danze, i canti e i ritmi della tradizione africana.
Questa forza vitale è paragonabile alla conoscenza scientifica e tecnologica, o persino alla bomba atomica: una volta scoperta, dipende dall’uso che ne fai. Anche in Africa, come in Italia e in tutto il mondo, ci sono i Saruman, i maghi neri, che utilizzano la magia per ottenere scopi personali con bambole e spilli (o altri strumenti più “moderni”), e ci sono i Gandalf, i maghi bianchi, che sostengono e aiutano Frodo ad attraversare la terra di mezzo (la vita) e a restituire gli attaccamenti (l’anello) alla terra (il cratere di Mordor).
Tale riconnessione all’anima delle cose, o se vuoi la restituzione dell’anello, o il risveglio progressivo di questa forza vitale, sono le mete di ogni viaggio e di ogni esistenza realmente appagante. Tutte le esperienze organizzate all’interno del centro mirano a questo e sono per questo aperte a tutti coloro che desiderano ritrovare la propria forza vitale, il proprio coraggio e tutte le energie necessarie a realizzare i propri sogni autentici.
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